BiBlioBaoBaB, Cooperativa, Eventi, News | Laboratori L'altralingua | | Invitiamo chi vive in Ticino e sta imparando l'italiano come seconda lingua a un incontro con la scrittrice somala e italiana Ubah Cristina Ali Farah. Gli appuntamenti de L'altralingua intendono creare un ambiente in cui possiate conoscervi, condividere le vostre esperienze e sviluppare i mezzi per comunicare in modo più completo e soddisfacente nella vita quotidiana e sulla pagina. Click per maggiori info L'incontro con Ubah si concentrerà in particolare su come trovare le parole più adatte per raccontare le proprie storie, che si tratti di dirle a voce o di scriverle in prosa o in poesia.
Giovedì 26 gennaio h 13.30 - 16.00 Venerdì 27 gennaio h 9.00 - 11.30
Biblioteca interculturale BiblioBaobab, via Magoria 10 - Bellinzona
La partecipazione al laboratorio è gratuita.
È necessario iscriversi a: biblio@cooperativabaobab.ch, 091.835.44.26. A chiusura di questo primo ciclo di laboratori, venerdì 27 gennaio, alle ore 18.00 si terrà una serata pubblica presso la Sala Patriziale di Palazzo civico a Bellinzona. La scrittrice somala e italiana Ubah Cristina Ali Farah e alcuni partecipanti ai corsi di scrittura de l’altralingua presentano il lavoro svolto nel primo anno di attività. Insieme a loro, Letizia Fontana, responsabile della biblioteca interculturale BiblioBaobab, e Matteo Campagnoli, direttore artistico del festival Babel. Con un intervento di Michela Trisconi, delegata cantonale all’integrazione degli stranieri. Dopo l’incontro è previsto un rinfresco multietnico.
Ubah Cristina Ali Farah (@ucalifarah) è una scrittrice e poetessa somala e italiana autrice di tre romanzi, Madre piccola (Frassinelli 2007), Il comandante del fiume (66thand2nd 2014), Le stazioni della luna (66thand2nd 2021), dell’antologia bilingue Un sambouk traverse la mer (MEET, 2019) e dell’ekphrasis La danza dell’orice (Juxta Press 2020). Ha svolto un dottorato di ricerca di Africanistica all’Università l’Orientale di Napoli sul teatro popolare somalo e vinto i premi Lingua Madre (2006) e Vittorini (2008). Nel 2018 ha lavorato alla riscrittura dell’Antigone e al libretto dell’opera comunitaria Silent City per Matera 2019. Attualmente sta lavorando all’opera La fille de l’homme qui prévoyait pour le futur, una riscrittura operistica di una favola tradizionale ruandese, creata con Dorcy Rugamba, James Bonas e Grégoire Point. È consulente per UNDP Somalia al progetto Oral history for peace building. |